Se non faccio male i conti, 80 anni fa (1944) in Italia la situazione non era affatto tranquilla, tutt'altro.
Immaginate di essere nati nel 1944.
Certo, la pace è arrivata ben prima della vostra presa di coscienza del mondo circostante, per cui non sperimentate direttamente la guerra ma siete sopravvissuti, comunque, e ne vivete gli strascichi.
Passate dalla miseria delle case ancora segnate dal conflitto, sia negli edifici che nelle persone, anch'esse sopravvissute che forse erano già sopravvissute alla Grande Guerra e sicuramente hanno vissuto in pieno il Ventennio.
I vostri parenti adulti ascoltavano il Trio Lescano, Alberto Rabagliati, Tito Schipa.
Vivete la Ricostruzione, l'epoca del Boom Economico, la "Dolce Vita", l'estate in Versilia, nel frattempo si diffonde lo swing, il blues, il roch’n’roll; nel '68 avete 24 anni e state frequentando una qualche università, e magari siete pure politicamente coinvolti.
Ascoltate Jimi, Jim, Janis, Joan, ma anche Elvis e i Beatles e gli altri…ah sì…i Rolling Stones…
Nel frattempo è arrivata la TeleVisione - la radio c'era già prima della guerra, purtroppo e per fortuna.
Nel '69 inizia una nuova era, quella Spaziale. Il 21 luglio del '69 forse eravate incollati alla TV in bianco e nero per assistere all'allunaggio, forse invece stavate facendo l'amore con la persona che sarebbe diventata vostro marito o vostra moglie per il resto della sua vita, o forse nessuna delle due.
Woodstock, non serve dire altro, é il vostro mito che ci andiate o, molto più probabilmente, che sognate di poterci andare.
Anni '70.Vivete gli Anni di Piombo e il subbuglio sociale mentre cerchate solo di lavorare e di costruirvi una famiglia in epoca di crisi energetica e Austerithy, domeniche a piedi e rametti raccolti per strada da bruciare nello scaldabagno a legna. Anche la vita é in bianco e nero, come un film neorealista di De Sica. Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro segnano la fine di un capitolo della vostra vita, l’entrata definitiva nell’età adulta. Fanno da colonna sonora la rivoluzione Punk, i Led Zeppelin e i Deep Purple, ma anche De Gregori, Fossati, Zero, Loredana Berté, Cocciante, Mia Martini, Celentano, Mina e la DiscoMusic. Si diffondono le radio libere e le minigonne. Vedete e ascoltate i Rolling Stones dalla TV a colori. Negli anni ‘80 vivete la seconda metà dei vostri trent'anni e la prima dei vostri quaranta, tra lavoro e sogni di realizzazione, due figli ancora piccoli, Paninari, Metallari, Yuppies, Preppies, la Fiat Ritmo e le discoteche, la New Wave e il Synth Pop. Partecipate anche a qualche grande concerto di musicisti internazionali come i The Police, i Depeche Mode, i Simple Minds, gli Spandau Ballet, i Duran Duran o forse ascoltate l’Underground dei Centri Sociali, dove vi sbattete tutte le sere alla ricerca di qualche compagna giovane e sbronza o fatta da intortare e fottere in un cesso lurido (o viceversa), con la fila di gente in coda che balla Harlem Shuffle. Probabilmente, che siate uno dei primi o uno dei secondi, per voi sono un mito i concerti di Wembley dei Queen o i Live Aid, suonano i vostri miti che ci andiate o, molto più probabilmente,che sognate di poterci andare. Vi "accontentate" di mettere sul piatto i vinili dei Pink Floyd o di Bowie. La TV apre alle reti private, nasce l’Impero Mediaset, le affissioni che la pubblicizzavano recitavano “Corri a casa in tutta fretta, c’è il biscione che ti aspetta”. Vedete “Dallas”, Mike Bongiorno, le tribune elettorali del Pentapartito, la morte di Berlinguer, l'ascesa di Craxi. Avete ancora tutti i capelli, oppure il seno vi sta ancora su, ancora per poco. Vi accorgete di esservi un po’ induriti su certe cose. Alla fine dei brillantinati, glitterati, spallinati e cotonati anni ottanta del 1900 avete 36 anni, due figli più o meno maggiorenni, un mutuo, un rapporto un po’ logoro, o forse vi siete stancati di fottervi una fanciulla diversa ma sempre sbronza e fatta ogni fine settimana (o viceversa), e poi lo spauracchio dell’’AIDS vi ha reso un attimo…diciamo…circospetti… Cominciate a pensarla diversamente su molte cose. La New Age, il Feng Shui, Maastricht e l’Euro. Falcone e Borsellino uccisi dalla Mafia, Tangentopoli e fine della Prima Repubblica. Nascita della Seconda Repubblica, Berlusconi “scende in campo”. La società diventa multietnica: molti dicono che arrivano a rubare il lavoro agli Italiani, ma voi il vostro glielo dareste volentieri. Bamba, Grunge, Hip Hop, ancora bamba. Avete 50 anni. Vi alzate ogni giorno con un doloretto nuovo, con sempre meno voglia di recarvi in ufficio o in fabbrica, Cominciate ad averne i coglioni discretamente pieni di tutto e di tutti. I figli sono grandi, cominciano a farsi la loro vita, voi vorreste solo tirare un po’ i remi in barca e cominciare a godervi ciò che vi resta della vita, invece vi arrivano tra i piedi computer, cellulari e un sacco di diavolerie elettroniche di cui non ci capite molto. Muore Freddie. Lo sapevate che sarebbe finito così, l’avevate visto nel video di Show must go on. Siete tristi come se fosse morto un fratello, e vi rendete conto che la vita è un soffio di vento che comincia lenta come brezza e finisce alla velocità di un tornado. Imparate ad usare il cellulare, e già cominciate ad avere serie difficoltà ad inviare un breve messaggio di testo, ma perché dovreste usare il computer per fare le stesse cose che avete sempre fatto con carta e penna o a mano? L’Italia vince i Mondiali di calcio, che almeno una fantozziana soddisfazione ogni tanto arriva. Alla vigilia del nuovo decennio, secolo e millennio avete 56 anni e vagheggiate di pensione, di giornate passate in riva ad una pozza d’acqua a fingere di pescare, sfondarvi di birre o qualsiasi altra cosa per voi sia l'emblema del relax, e ascoltarvi Anybody seen my baby in loop.
Il 2000 inizia con il bug, che chi bene inizia è già a metà del fallimento.
Infatti, nemmeno avete perso l’abitudine di scrivere “millenovecento”, non avete ancora imparato a scrivere “duemila e…” che vi tirano giù le Gemelle.
Altro capitolo dell’Umanità che si chiude lasciando la penna della Storia al peggio che doveva ancora venire e che alla fine è arrivato e che, come seconda azione, vi ha portato via la Lira e ve l’ha sostituita con l’Euro. Già vi sembrava poco il vostro stipendio, ora vi sembra ancora inferiore, arrotondato al ribasso. I prezzi, invece, tutti arrotondati al rialzo.
Quel poco di voglia che vi era rimasta di adeguarvi ai cambiamenti se ne va più veloce del salario.
Nemmeno la musica riuscite più a capire: dopo “Operazione Trionfo” avete smesso di correre dietro alle novità, e vi rintanate sempre più spesso nella musica del passato, che vostro figlio o forse vostro nipote vi ha scaricato da Internet e vi ha messo in un affarino grande come il palmo della mano, che contiene centinaia di album diversi.
Voi, per non sbagliare, vi siete fatti mettere tutta la discografia dei Rolling Stones ,e vi rendete conto che tutto quello che avete sono i vostri ricordi chiusi dentro una vecchia scatola da scarpe.
Il tempo passa veloce. in un lampo avete sessant’anni, in un altro batter di ciglio sono 70.
I figli sono lontani.
Voi state ancora bene in salute, ma vostro marito/vostra moglie prima si è ammalato/a e poi vi ha lasciati soli a portare avanti il fardello della vita, ogni giorno un po’ più vuota e più solitaria.
Andate al bar del quartiere, al Circolo Anziani, alla Bocciofila, oppure al parco a leggere il giornale o un libro che non vi abituerete mai agli e-book, e poi con i giornali riuscite a dissimulare meglio le occhiate torve e malinconiche che lanciate ai culi delle ragazze che vi passano davanti correndo in pantaloncini e canottiera.
Che poi: dove cazzo corrono? Manco fossero sotto un bombardamento o con un cecchino che le punta dall’alto di un campanile.
Arriviate a 80 anni e, dopo aver schivato pure una pandemia e relativi vaccini e affrontato le difficoltà di svariati lockdown, mascherine, tamponi e tutto il carrozzone che ne è seguito, siete ancora abbastanza arzilli da andare in Posta da soli, forse per dimostrare di essere ancora autosufficienti, forse per vedere chi è ancora vivo o sentire dell’ultimo morto del quartiere, socializzare, far finta di vivere ancora un po’.
E qui mi fermo, l'articolo che allego descrive ciò che succede.
Un essere umano che arriva a 80 anni nel 2024, che ancora si regge in piedi e vuole poter seguire personalmente i propri affari avendone le capacità, è umiliato e costretto a inutili torture telematiche dall’impersonale personale di Poste Italiane e dai disegnatori di interfacce (UX Designer) che dimenticano i fondamenti dell’accessibilità dettati dalla Legge Stanca e successivi aggiornamenti, disposizioni obbligatorie per Enti dello Stato e Aziende di Pubblica Utilità.
In Italia, comunque, non c’è differenza tra aziende private e ente dello stato: tra Poste e INPS e difficile scegliere quale sia il peggiore, e anche qui non temo smentite
Per finire: è sorprendente vedere come l’unica certezza rimasta nella vita a quell’arzillo ma disorientato vecchietto sia la musica. Dei Rolling Stones, ovviamente. Clicca per leggere l'articolo su Facebook
Comments