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Puntini sulle "i"

Piantiamola di prenderci per il culo.


Piantiamola di sentirci immortali, onnipotenti e invincibili solo perché non abbiamo la patente e, se ce l'abbiamo, temiamo la guida sopra ogni cosa.

Piantiamola di credere ai poeti e agli scrittori, che se il mondo fosse un bel posto non ci sarebbe affatto bisogno di loro, che ci riempiono la testa e il cuore di insulsi accrocchi di parole solo perchè "suonano bene", perchè rivelano sprazzi di cielo inesplorato, perchè...sono tutte balle.


Tutte menzogne. Fantasie malate di chi sa scrivere bene, che a volte sa scrivere appena sopra la media, che altre volte è poco più di un grafomane trinariciuto che sa vendersi bene.

Soprattutto, smettiamola di credere ai giornalisti, agli opinionisti, ai sedicenti paladini dei diritti civili: nessuno di loro parla "dal basso", nessuno di loro ha mai davvero mangiato la polvere della strada, se non come turista la cui curiosità morbosa è alimentata appena dal degrado della nostra civiltà, per cui appena intravedono una pseudo traccia di narrazione la perseguono compatti. Dovrebbero solo ringraziare per i plot e poi smettere definitivamente di scrivere, dovrebbero smettere anche solo di portare la faccia - o il culo, sono la medesima cosa - fuori di casa.

Invece no. Fanno quel che fanno perchè, scrivono quello che scrivono, dicono quello che dicono solo ed esclusivamente per i soldi, venderebbero madre, figli e pure l'anima per avere più soldi e il relativo potere che ne deriva.


Questa razza infame - la chiamo razza, perchè qualcosa di diverso da me ce l'hanno, io non sono come loro e me ne vanto! - cavalcano la tigre da consumati addestratori, con categorica arroganza se sono femmine, con zerbinismo spacciato per impegno sociale se sono maschi.

Di White Knight (Principi Azzurri, maschi o femmine non importa) ne è pieno il mondo, solo che non salvano, non hanno mai salvato donzelle per chissà quale motivo più meritevoli di altre: hanno salvato solo "principesse", "nobildonne", più raramente povere infelici (anche Cenerentola era figlia di un regnante, per cui era tecnicamente principessa, dunque piantatela di sognare, sguattere!) e, se andiamo a ben vedere e a "psicanalizzare" le fiabe, le hanno "salvate" dal drago delle loro paure infantili e adolescenziali, facendole diventare donne adulte. Le hanno fatte crescere, ma non le hanno liberate: le principesse esisteranno sempre e pretenderanno sempre un cazzo di principe azzurro che vada a salvarle dal drago di turno...


Paolo Uccello, San Giorgio e il drago
Paolo Uccello, San Giorgio e il drago

C'è gente che vorrebbe bandire la favole di Biancaneve per un "bacio non consensuale". Io lo bandirei per ben altri motivi che se non vi sono chiari è proprio inutile che stia qui a spiegarveli.

Le "donzelle meritevoli" si sono SEMPRE, fin dalla notte dei tempi, salvate il culo da sole.

Le "donzelle meritevoli" non hanno bisogno del principe Azzurro di turno che le accompagni fuori dalla loro confort zone per esplorare il mondo.

Le "donzelle meritevoli", soprattutto, non hanno bisogno di concupire nessuno, né a livello mentale né, men che meno, a livello sessuale.


Le "donzelle meritevoli" sanno il fatto loro, non hanno bisogno di nessuno, ed è per quello che non finiranno mai nella torre più alta del regno controllate a vista dal drago più spaventoso del regno, e non avranno il periodico bisogno di essere "salvate". Le "donzelle meritevoli" si salvano da sole, come ho scritto prima, soprattutto da loro stesse.


E' ora di piantarla di prenderci per il culo, dicevo.

Gli stereotipi esistono e, se non ci sono, li creiamo.

 

Tutti DEVONO rientrare in un qualche stereotipo, in una qualche categoria, bisogna poter appiccicare alle persone delle precise etichette che le identifichino come lo yogurt o lo shampoo.

Se qualcuno non rientra in una certa categoria, se "qualcosa ci sfugge" del carattere di una persona, andiamo nel panico.


Chissà se la persona che conosciamo come mite e serena, ma con quel tratto ombroso o "che ci sfugge", non sbrocchi improvvisamente e commetta una strage?


In ogni caso, se succede, possiamo sempre ricollegare a posteriori i segnali che noi "stupidamente" avevamo ignorato.


Tutto pur di far rientrare l'accaduto nelle "tranquille acque" degli stereotipi, della pappetta già pronta e studiata per la tua massima digeribilità

Eventi del genere ne esistono, gente che sbrocca ne esiste come esisteranno sempre i postumi cori delle prefiche che, come in una giaculatoria profana, ripetono le solite frasi stereotipate: era una così brava persona! Salutava sempre...


"Un giorno di ordinaria follia" per certi aspetti non è un film, ma un documentario. Più di qualcuno di mia conoscenza dovrebbe guardarlo e poi rivalutare un po' di fatti di cronaca "stereotipati".

Eventi che dapprima sfuggono alla comprensione perché spesso eroghiamo giudizi frettolosi e non approfonditi, ma che con l'applicazione degli stereotipi del caso tornano al loro posto, e ci sentiamo più sicuri nel recinto delle convinzioni che "condividiamo" con la maggioranza delle persone.


Il problema è quando chi giudica per mestiere lo fa: non mi si venga a dire che chiunque giudichi per mestiere NON ha idee, opinioni, convinzioni etiche o morali proprie, non normate o stereotipate?

E', soprattutto, un problema per chi subisce giudizi viziati dagli stereotipi che generano sempre discriminazioni, non di certo per chi ne beneficia o se ne appropria indebitamente.

 

Purtroppo molto spesso le vittime di questi "ultimi" stereotipi rimasti sono anche quelli che hanno meno voce, meno diritto di parola. Battaglie giuste anzi sacrosante, nel passato, ne sono state fatte per liberare la società da un'infinità di stereotipi. Tutte più o meno meritorie, condotte con metodi più o meno efficaci o più o meno tollerabili.


Abbiamo conseguito molti nuovi diritti e non possiamo che esserne felici. Almeno in quello posso dire che il mondo in cui vivranno i miei figli sarà migliore di quello che ho ricevuto io.

Non respireranno e faranno la fame, ma almeno saranno pieni di "diritti civili".


Oppure no. Ora che ci penso: no. Non avranno neppure quelli. Non li avranno perchè ci saranno ancora dei maledetti stereotipi che li incateneranno a luoghi comuni e a pensieri unici. Vivranno comunque la discriminazione per essere maschi, principalmente, e poi pure figli miei... Smettiamola di prenderci per il culo, dicevo? Forse dovrei piantarla di prendermi per il culo da solo. Sarebbe già un buon inizio, fermo in mezzo al traffico in un'assolato e incandescente giorno ordinario...


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